Tre modi non convenzionali di usare Wikipedia

Posted on June 17, 2011 by

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Oggi Wiki spiegata a mia nonna ospita (la prima parte di) un post di Elitre, autrice del blog [[doppiequadre]]

Sul blog del capitolo inglese, Wikimedia UK, è recentemente apparso un post che elenca “sei modi non convenzionali di usare Wikipedia“.

Anche se lo stesso è fortemente orientato all’enciclopedia e al web anglofoni, ragion per cui tradurlo mi è sembrato limitativo, vale la pena scoprire quali sono queste 6 modalità di consultazione di cui magari non tutti sono a conoscenza.

Ad esempio, quanti di noi, oltre a leggere l’enciclopedia, l’hanno anche ascoltata? Alcune voci di Wikipedia infatti dispongono di una versione audio. Questo permette una miglior fruizione del sito agli utenti con disabilità visive, ma assicura anche la possibilità a chiunque di scaricare il file, convertirlo se necessario e utilizzarlo come un qualunque podcast, da riascoltare in libertà. Le “voci parlate” nella nostra lingua sono pochine (se lo desideri, puoi realizzarne tu una!), ma esistono progetti esterni e liberi come Pediaphon, in grado di generare file audio di qualsiasi voce, in più formati. Il tool supporta l’italiano, anche in versione “alta qualità”; a parte leggere anche parti di testo non rilevanti come i link “Modifica” di ogni sezione e pronunciare in modo quantomeno originale alcune parole, è una soluzione funzionante.

Il secondo modo per avere un’esperienza particolarmente piacevole con il sito è quello di puntare dritto ai contenuti migliori. Non è difficile identificarli, perché sono presenti proprio nella pagina principale: sono le “voci in vetrina”, che i wikipediani hanno perfezionato nel corso del tempo e la cui eccellenza è stata riconosciuta dalla comunità tramite votazione. Quello che pochi sanno è che da poco sono state introdotte anche da noi le “voci di qualità” che, anche se non hanno raggiunto il livello qualitativo delle prime, meritano comunque un riconoscimento per come già adesso si distinguono dalle oltre ottocentomila presenti nella nostra lingua; al momento appena 56 rientrano in questa tipologia. È possibile seguire le novità su questo fronte tramite Il Wikipediano, la “gazzetta ufficiale” di it.wiki, che da 6 anni tiene aggiornati wikipediani particolarmente impegnati e internauti curiosi  su questi e altri argomenti caldi, segnalando tra l’altro le votazioni in corso, gli annunci, le comunicazioni e le ultime notizie, le discussioni più importanti, le menzioni del sito nei media e persino i compleanni degli utenti. Naturalmente anche en.wiki ha una pubblicazione simile: si chiama The Signpost  e viene pubblicato a cadenza settimanale, perché non contiene solo rimandi alle varie pagine ma approfondimenti, oltre che sui già citati contenuti di alta qualità, anche su altri aspetti della vita comunitaria, come le attività dei wikiprogetti, o “speciali” come interviste ed “editoriali” in occasioni particolari. Le sezioni che preferisco però, e che consiglio di seguire, sono “In the news”, “News and notes” e “Technology report”, perché costituiscono un vero e proprio digest di articoli, post e segnalazioni più importanti d’ogni tipo, apparsi anche sui media e sui social network in tutto il mondo, riguardanti
l’enciclopedia, i siti fratelli, la Wikimedia Foundation e le più rilevanti e meritevoli attività – anche tecniche  – legate al nostro universo.

Il terzo modo per approcciarsi all’enciclopedia libera della Rete passa attraverso… i libri! Probabilmente pochi lettori finora hanno fatto caso al fatto che nella barra verticale a sinistra di ogni pagina di Wikipedia, all’interno del menù “Stampa/esporta”, è presente il link “Crea un libro”. È sufficiente cliccarci sopra e premere il pulsante verde che apparirà per avviare il “creatore di libri”. Da questo momento si può creare una collezione, in pratica una sequenza delle voci di Wikipedia preferite su un determinato argomento, semplicemente cliccando sulla scritta “Aggiungi questa pagina” in alto per ogni voce che si desidera includere. Tramite “Mostra libro” sarà possibile gestire la raccolta, salvarla su Wikipedia per condividerla con la comunità, scaricarla sul proprio computer in più formati, tra cui il PDF, e persino ordinarne una copia cartacea tramite PediaPress, partner ufficiale della Wikimedia Foundation (il 10% dei ricavi spetta a quest’ultima). Ad oggi sono state salvate su Wikipedia oltre 1400 di queste raccolte, e le migliori sono rintracciabili più comodamente nel portale apposito, in cui si spazia dai “manuali” più tecnici (come quello sui temperamenti nella musica) a quelli geografici (che illustrano I Patrimoni dell’UNESCO in Italia), dalle “guide” politiche (sui referendum) a quelle scientifiche (ad esempio sul sistema solare) e via dicendo (qui puoi vedere invece le collezioni di en.wiki). Questo mese c’è un piccolo incentivo per cimentarsi nella creazione di simili “wikilibri”; infatti sono disponibili alcuni buoni grazie ai quali 35 wikipediani potranno stampare e ricevere a casa la propria raccolta preferita, magari con la copertina rigida, o con le immagini a colori, semplicemente creandone una. Un passo indietro rispetto alla Rete? Beh, intanto per dedicarsi a questa lettura non serve elettricità, e poi sarà più comoda da portarsi appresso nelle mete delle nostre vacanze.

(segue)

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